Forno A Induzione Come Funziona?

Forno A Induzione Come Funziona
Sotto al piano cottura in vetroceramica sono posizionate delle speciali bobine che generano un campo magnetico che si trasferisce direttamente alle pentole. Il calore quindi arriva in maniera diretta alle pentole e si ha una notevole riduzione delle dispersioni di calore.

Come funzionano i forni a induzione?

Cosa sono i fornelli a induzione e come funzionano? – Il fornello a induzione è un tipo di fornello che sfrutta il principio dell’ induzione elettromagnetica per scaldare le pentole utilizzate per la cottura dei cibi. Il piano cottura a induzione, o piastra a indu zi one, funziona grazie alla corrente elettrica: è provvisto di una bobina conduttrice dove scorre la corrente elettrica alternata ad una frequenza tra i 20 kHz e i 50 kHz.

Il piano cottura è in vetroceramica e al di sotto di questo sono posizionate le bobine che generano il campo magnetico che si trasferisce direttamente alle pentole. Il calore arriva quindi in maniera diretta alle pentole, con una notevole riduzione della dispersione di calore, Ma come funziona nel dettaglio? La corrente elettrica alternata scorre nel filo della bobina e produce un campo magnetico.

Il processo, secondo la legge di Faraday, permette al fornello di produrre correnti elettriche indotte sul fondo della pentola e, per effetto Joule, l’energia elettrica si trasforma in calore, facendo riscaldare il recipiente e il contenuto. Va ricordato che per una buona efficienza del piano cottura a induzione, è necessario utilizzare delle pentole adatte, composte da un materiale conduttore elettrico, affinché al loro interno si generino le correnti indotte.

La pentola, o la padella, devono essere quindi di materiale ferroso, per attirare il campo magnetico. In tal caso l’accoppiamento tra bobina e contenitore risulta migliore, perché la distribuzione del campo magnetico viene concentrata sul fondo e non viene dispersa nello spazio circostante al fornello.

Quindi se sopra una cucina ad induzione si colloca un contenitore di ceramica o un altro materiale non ferroso, non si riscalderà perché non verrà creato il campo elettromagnetico. A differenza di altri tipi di fornelli, nel piano cottura a induzione, il calore viene trasmesso direttamente alle pentole e questo comporta una maggiore rapidità nella cottura.

Quanto incide sulla bolletta un piano cottura a induzione?

Il rendimento dei piani cottura a induzione è elevatissimo, circa il 90%, contro il 50% dei tradizionali modelli a gas.

Cosa succede se si usa una pentola normale su induzione?

Se non avete un adattatore per le pentole, vi occorrono delle pentole speciali – Forno A Induzione Come Funziona La prima cosa da sapere è che per usare una piano a induzione è necessario disporre di pentole adatte a tale scopo. Le padelle che normalmente si mettono sui fornelli a gas, infatti, sono inadeguate. Pertanto, se siete intenzionati a comprare una piastra a induzione, mettete in conto anche l’acquisto di un paio di pentole e assicuratevi di avere un budget adeguato.

  1. Pentole e tegami adatti all’induzione sono costituiti da leghe e materiali ferrosi.
  2. Questo perché l’induzione funziona tramite un campo elettromagnetico che si genera quando c’è un contatto con ferro o acciaio,
  3. Ricapitolando quindi, le pentole che possono essere utilizzate sull’induzione, dalla moka alla casseruola, devono essere o contenere ferro o acciaio.

Per tutte quelle in alluminio, in rame, in ceramica o in pietra lavica è necessario un adattatore per induzione, I piani cucina induzione hanno un unico nemico giurato! Sapete chi è? Se non avete indovinato ve lo sveliamo tra poco.continuate la lettura!

Quanto consuma un forno a induzione?

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è quanto consuma : in media, nel corso di un anno, il consumo si aggira intorno ai 500 kWh, ovvero circa 100 €.

Cosa rovina il piano a induzione?

Quindi, il mio consiglio è di non usare pentole in rame, ceramica, alluminio o vetro. Via libera invece, all’acciaio inox, il ferro o la ghisa, che garantiscono il corretto funzionamento dell’induzione.

Quali pentole non si possono usare per induzione?

Quali pentole non si possono usare per induzione? – Le padelle con fondo in alluminio, rame, ottone, vetro, ceramica e porcellana non sono adatte alla cottura a induzione, perché non riescono a reagire con il piano e generare calore. Puoi utilizzare queste pentole e padelle sui classici piani cottura a gas,

Cosa conviene di più gas o induzione?

In generale, i piani cottura a induzione sono più efficienti e consumano di meno rispetto a quelli a gas. Questi ultimi, infatti, non consentono di sfruttare a pieno tutto il calore che producono.

Quanto costano le pentole a induzione?

Quanto costa una batteria di pentole per induzione? – Il costo di una batteria di pentole per induzione dipende da diversi fattori che sono: la qualità dei materiali impiegati, il numero di pezzi compresi e anche la marca produttrice. In linea di massima un set base con un minimo di 6 pezzi in acciaio inossidabile ha un costo di partenza di circa 80/100€, prezzo che può aumentare anche fino a 400/500€ per lo stesso numero di pentole se si scelgono i brand più rinomati del settore.

Quando conviene il piano cottura a induzione?

Piano a induzione e scelta della giusta tariffa luce per risparmiare – Riepilogando, il piano cottura ad induzione è ad oggi quello più efficiente e con meno dispersioni, con un rendimento che arriva al 90%. Le cucine a induzione consumano meno di quelle tradizionali e sono un gran vantaggio se si dispone già di un impianto fotovoltaico.

  1. Ma, come abbiamo visto, per massimizzare i benefici di una cucina a induzione è importante disporre anche di una tariffa vantaggiosa dell’energia elettrica,
  2. Con le offerte Luce e Gas di Acea Energia puoi contare su un fornitore affidabile in grado di offrirti la tariffa più conveniente per le tue abitudini di consumo.

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Cosa c’è da sapere prima di comprare un piano a induzione?

I consumi – Il consumo elettrico del piano cottura a induzione dipende da diversi elementi. Così come per i piani cottura elettrici classici, sulle schede tecniche viene riportato il valore che corrisponde alla potenza massima assorbita.Il valore è molto variabile, ma in genere oscilla dai 3000 watt nei modelli più compatti ai 10000 watt nei modelli professionali.

Quanti kW servono per un piano cottura a induzione?

Di quanta potenza ha bisogno un piano cottura a induzione? – Ogni piano a induzione ha una potenza massima diversa. Normalmente i valori vanno da 3.7kw a 7.6kw che vengono distribuiti tra le varie zone di cottura. Ad esempio, una piastra da 3 che indica una potenza massima di 6kw può averla suddivisa in 2.4kw, 2.2kw e 1.4kw ciascuna.

Dovresti tuttavia sapere che la potenza massima è quella che il piano cottura a induzione consumerebbe se tutti i fuochi fossero usati contemporaneamente e alla massima potenza. Cucinare con tutte le zone di cottura al livello più alto non è usuale, tanto meno su un piano cottura a induzione, poiché già a livello medio l’acqua bolle in tempi piuttosto rapidi.

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Inoltre, ricorda che la maggior parte dei tuoi utensili da cucina (pentole e padelle) non devono mai essere utilizzati sul piano a induzione attivo a piena potenza, poiché potrebbero danneggiarsi. Nel manuale utente, il limite consigliato solitamente si attesta sul 70% della potenza totale.

Quanti kW servono con l induzione?

PERCHE’ CONSIGLIAMO IL PIANO COTTURA A INDUZIONE?

Perché consuma come il gas.Perché è compatibile anche con il contatore da 3 kW.Perché è più sicuro.Perché è facile da pulire.

Mentre all’estero la cottura a induzione esiste da oltre 20 anni, in Italia solo ultimamente si sta diffondendo come reale alternativa alla cottura a gas. I costi elevati della corrente elettrica, la difficoltà di gestire tutti gli apparecchi elettrici di un’abitazione con i classici contatori da 3 kW e infine la tradizione culinaria italiana che per la cottura predilige la fiamma sono solo alcune delle argomentazioni che si sono levate a sfavore della tecnologia a induzione, a discapito dei suoi enormi vantaggi: sicurezza, velocità, risparmio energetico ed una grandissima funzionalità! Il gruppo BSH (Siemens, Neff, Bosch, Gaggenau) e l’induzione hanno stretto un legame indissolubile e assieme rappresentano la vera innovazione in cucina.

Ne è testimonianza il fatto che BSH, per prima, è riuscita a rendere accessibile la cottura a induzione a tutti gli italiani grazie alla possibilità di limitare l’assorbimento elettrico del piano cottura, per cucinare partendo solo da 1 kW! Scopri tutte le opportunità che offre la cottura a induzione, attraverso le risposte di BSH alle domande più comuni su questa eccezionale tecnologia! – L’INDUZIONE E’ UNA TECNOLOGIA NUOVA? L’induzione è una tecnologia nuova solo per il mercato italiano.

Nel Nord Europa, in Francia e in Spagna i piani a induzione sono sul mercato da oltre 20 anni e oggi sono già alla quarta generazione. L’Italia, quindi, ha il vantaggio di avere a disposizione una gamma di prodotti estremamente avanzati in termini di prestazioni, innovazione, sicurezza e affidabilità.

– COME FUNZIONA IL PIANO A INDUZIONE? L’induzione è un fenomeno di natura elettrica e magnetica utilizzato per generare calore e cuocere gli alimenti. Il piano cottura è, infatti, composto da una superficie in vetroceramica che nasconde delle bobine con filamenti di rame. L’energia elettrica, passando attraverso le bobine, sviluppa correnti indotte che vanno a scaldare la pentola effettuando così la cottura.

– L’INDUZIONE AGISCE SUL CIBO? Nella cottura a induzione il calore scalda solo la pentola e, diversamente da quanto succede con le microonde, non agisce direttamente sul cibo. L’induzione è un sistema di cottura alternativo a quello elettrico o a gas.

  • Le vostre ricette preferite non dovranno essere modificate, così come i sapori e gli aromi ai quali siete abituati.
  • POSSO UTILIZZARE IL PIANO COTTURA A INDUZIONE CON UN CONTATORE DA 3 kW? Grazie all’esclusivo sistema powerManagement ogni utente può impostare la potenza massima che il piano deve assorbire, per farlo funzionare anche contemporaneamente ad altri elettrodomestici.

Questa regolazione si effettua al primo utilizzo, quindi viene memorizzata e non è necessario ripeterla ogni volta. La potenza minima impostabile con powerManagement è 1 kW. Per produrre calore e dare inizio alla cottura, il piano comincia ad assorbire corrente fino a raggiungere il limite massimo definito con powerManagement.

Sarete sempre sicuri che il piano non potrà superare tale limite, così da poter scegliere di ridurre la potenza di una zona di cottura per aumentarla sulle altre. Ricordate che bastano solo 2 kW per cucinare una cena su quattro diverse zone cottura. – IL CONTATORE DA 3 kW E’ SEMPRE LA SOLUZIONE MOIGLIORE PER LA MIA CASA? Verifica sulle bollette e accertati del tuo consumo kWh/anno.

Se superi una certa soglia di consumo, il contatore da 3 kW potrebbe non essere più conveniente. Per saperne di più potete anche visitare il sito dell’Autorità per l’Energia () nel quale lo Stato rende note tutte le direttive in materia. – CUCINARE A INDUZIONE COSTA DI PIU’ RISPETTO ALLA COTTURA A GAS? Il rendimento è senza dubbio uno dei tanti vantaggi della cottura a induzione.

I piani a induzione sfruttano al meglio la potenza dell’energia elettrica ottenendo il calore più velocemente rispetto ai piani a gas o elettrici. Cucinando a induzione si sfrutta il 90% dell’energia assorbita, mentre con un piano a gas se ne sfrutta solo il 55%. Induzione: Potenza utilizzata 1200 W | Potenza in pentola 1100 W | Resa 90% | Dispersione 10% Gas: Potenza utilizzata 2000 W | Potenza in pentola 1100 W | Resa 55% | Dispersione 50% A parità di potenza, per cucinare con il gas si utilizzano oltre 2,2 kW, invece con l’induzione solo 1,2 kW.

L’induzione, dunque, è sicuramente il sistema di cottura più efficiente. Dal punto di vista puramente economico possiamo affermare che, anche a fronte di un differente costo tra energia elettrica e gas, l’esperienza quotidiana delle migliaia di clienti che già stanno utilizzando l’induzione dimostra una sostanziale parità di costo.

Ciò con indiscutibili guadagni in termini di sicurezza e velocità. – CUCINA CON IL PIANO A INDUZIONE E’ SEMPLICE? Per gli amanti della buona tavola, ma anche per chi non è pratico di fornelli, i piani a induzione sono più semplici da usare rispetto a quelli tradizionali a gas. L’induzione concentra il calore solo sulla pentola e reagisce in modo preciso ed immediato ai comandi: trovata la corretta potenza, si ottiene sempre lo stesso risultato di cottura.

Con il gas, invece, è necessario un costante controllo della fiamma, che non è mai uguale perché la sua intensità può variare in base alla miscela aria-metano, alla pressione atmosferica e alla posizione della manopola. Con l’induzione invece basta selezionare la potenza, impostare il timer e ci si può anche dedicare ad altro.

La cottura sarà sempre a puntino, senza sorprese. – IL PIANO E’ FACILE DA PULIRE? La superficie rimane sempre fredda ed essendo perfettamente liscia, la pulizia del piano è decisamente più agevole. Bastano una spugna umida e una goccia di detersivo per piatti per far tornare il piano sempre bello, lucido e perfetto.

Inoltre l’assenza di griglie e bruciatori rende la pulizia molto più veloce rispetto a quella di un normale piano a gas. – QUANTE POSIZIONI DI COTTURA HO A DISPOSIZIONE CON UN PIANO DI COTTURA A INDUZIONE BSH? Ben 17. Grazie alla precisione nella gestione della potenza, e quindi del calore, che solo la cottura a induzione può garantire, è possibile preparare ogni pietanza con la giusta quantità di energia, ottenendo risultati sempre perfetti.

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Ogni posizione ha un suo specifico assorbimento ed una sua specifica resa di cottura, per permettere di scegliere ogni volta l’opzione più adatta. Per una cena o un pranzo tradizionale bastano ca.2000 W, ovvero 2 kW: la prova concreta che con il piano cottura a induzione si può cucinare anche con un normale contatore elettrico da 3 kW.

– IL PIANO A INDUZIONE E’ Più SICURO DI UN PIANO A GAS? Il tema della sicurezza è una delle aree di maggior forza dei piani a induzione: rimangono freddi anche durante la cottura, tanto da poter appoggiare la mano alla pentola senza correre alcun rischio.

A differenza del piano a gas o di quello elettrico, che nel processo di cottura si scaldano, con l’induzione si scalda solo la pentola. – SE I BAMBINI GIOCANO IN CUCINA POSSONO ACCENDERE IL PIANO? POSSONO SCOTTARSI? Anche in caso di accensione accidentale, nel momento in cui il rilevatore non percepisce la pentola sul piano, la cottura non viene attivata.

Di conseguenza non viene prodotto calore e dopo alcuni secondi il piano si spegne da solo. Per una sicurezza ulteriore, tutti i piani a induzione BSH sono dotati di un dispositivo di sicurezza che permette di bloccare comunque l’accensione. – C’E’ IL RISCHIO DI DIMENTICARSI IL PIANO DI COTTURA ACCESO? Spostando la pentola dal piano a induzione, il rilevatore segnala lo spostamento e il display inizia a lampeggiare, evidenziando la perdita del contatto.

Dopo soli 30 secondi il piano si spegne automaticamente. In più, impostando il timer di cottura, al termine del tempo programmato il piano si spegne da solo, emettendo un segnale acustico. – L’INDUZIONE NUOCE ALLA SALUTE? A garanzia possiamo portare l’esperienza pluriventennale di BSH in questo settore.

Alla base del funzionamento di ogni piano cottura a induzione c’è un processo fisico per la produzione di calore. Come tutti gli apparecchi elettrici che usiamo quotidianamente, anche il piano a induzione, quando è in funzione, emette un campo elettromagnetico.

Che differenza c’è tra piano induzione e piano elettrico?

Piani cottura a induzione: pregi e difetti – I piani cottura a induzione sono alimentati da corrente elettrica e sono rivestiti in vetroceramica come quelli elettrici, si differenziano da questi per delle speciali bobine che generano un campo magnetico che si converte in calore.

Questa caratteristica fa sì che possano essere usati solo alcuni tipi di pentole, progettate e realizzate ad hoc per questo tipo di piano. I pregi dei piani a induzioni sono molteplici: garantiscono una cottura uniforme e rapida dei cibi e sono facili da pulire e, cosa non da meno, hanno il massimo rendimento con la minima dispersione energetica,

Altro aspetto da non sottovalutare nella scelta di questo tipo di piano è il fatto che operano a temperatura molto più basse rispetto agli altri, questo evita il rischio ustioni ed è molto importante qualora in casa ci siano bambini.

Cosa significa la P nel piano induzione?

Il piano di cottura/cucina visualizza il messaggio P. Questo indica che la funzione Booster/Power Boost è attivata.

Come friggere con la piastra ad induzione?

Da tecnologia per chef professionisti a strumento essenziale di ogni cucina moderna, il piano a induzione ha cambiato per sempre il modo in cui cuciniamo, rendendo più precisa e sicura la preparazione delle nostre ricette preferite. Ne hai appena comprato uno anche tu e sei curioso di sapere come sfruttare appieno il suo potenziale ? Leggi l’articolo e scopri tutti i segreti!

Friggere : visto che il piano a induzione non emette fiamme, puoi coprirlo con carta da cucina assorbente. In questo modo riuscirai a proteggere il piano da eventuali schizzi d’olio e segni. Una volta completata la cottura, basta rimuovere la carta per avere un piano completamente pulito. Ammettilo: non vedi l’ora di preparare la prossima frittura di pesce! Basse temperature : un piano a induzione consente di regolare l’intensità del calore in modo molto preciso, per questo è ideale per le ricette che richiedono una cottura più delicata. Raggiunta la temperatura corretta all’interno del tegame (con stufato della domenica, ad esempio), basta premere un pulsante per mantenerla costante fino a cottura completata. Et voilà, risultato perfetto! Grigliare : con una piastra adatta al piano a induzione, puoi grigliare qualsiasi ingrediente, dalla carne alle verdure, in modo veloce e con risultati eccellenti. Fuori piove? Non rinunciare al divertimento tra amici: il barbecue è salvo! Cucina delicata : quante volte hai bruciato il caramello o il cioccolato fuso per preparare un dessert o una torta? Tantissime, succede a tutti. ma con un piano a induzione, che permette di propagare la temperatura in modo uniforme, puoi dire addio al problema!

I piani cottura a induzione Candy, completamente connessi grazie all’ app simply-Fi, possono essere avviati da remoto e impostati su diverse funzioni di cottura automatica per bollire, sciogliere, sobbollire e friggere. Forno A Induzione Come Funziona Soluzioni Smart Gli elettrodomestici intelligenti facilitano la gestione della casa: scopri come Articolo Precedente Come fare Cena dell’ultimo minuto? Scopri i nostri trucchi! Articolo Successivo Forno A Induzione Come Funziona

Come bolle l’acqua sul piano a induzione?

Per i piani cottura è induzione mania: attenzione alle pentole giuste La tecnologia a induzione ‘scalda’ il gradimento dei consumatori, che dimostrano di apprezzare sempre di più questo diverso strumento per cucinare. Affascina la superficie liscia e senza interruzioni, bella da vedere, facile da pulire, con la spugna si tira dritto, senza fare i percorsi a ostacoli intorno ai bruciatori del tradizionale fornello a gas.

  • Facile anche da usare, dopo un breve periodo di apprendistato e più efficiente del classico piano cottura.
  • Il piano a induzione non usa la fiamma alimentata dal gas, bensì un principio che in fisica è chiamato dei campi elettromagnetici, generati da bobine alimentate elettricamente: riscalda solo il fondo della pentola a diretto contatto con la zona che si riscalda.

Un altro vantaggio è il livello di sicurezza. L’induzione elimina il pericolo di fughe di gas e altri spiacevoli incidenti domestici, come scottature dovute al riscaldamento del piano e delle griglie di appoggio. Il calore si irradia solo nel diametro a contatto con la pentola.

  • Ll piano a induzione conviene? Nella situazione attuale del mercato energetico, le valutazioni sui costi di fornitura del gas o dell’energia elettrica risultano complicate da fare rispetto al passato.
  • Ci sono altre considerazioni da fare, oltre la sicurezza, sulla convenienza dell’induzione.
  • Ad esempio il risparmio di tempo.

La cottura a induzione dimezza i tempi di cottura: un litro d’acqua impiega 3-4 minuti ad arrivare a ebollizione, contro i circa 6-8 del sistema tradizionale a gas. Il rendimento energetico del piano cottura a induzione è di circa il 90% mentre il fornello tradizionale a gas si attesta intorno al 40-55%.

  1. Il calore sprigionato dalla fiamma, mai a diretto contatto con la pentola, si disperde per buona parte nell’ambiente, contribuendo a riscaldare la cucina invece che l’acqua della pasta.
  2. Un effetto collaterale non proprio gradevole, specialmente d’estate.
  3. Inoltre i piani a induzione, di classe energetica A, rientrano nella agevolazione fiscale che prevede una detrazione Irpef del 50% se acquistati in concomitanza con lavori di ristrutturazione della propria abitazione.
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Cucinare a induzione, le differenze Per chi è abituato al gas, cucinare con il piano a induzione comporterà un piccolo periodo di adattamento. Sarà infatti necessario abituarsi a tempi più brevi di cottura e a una diversa modalità di controllo del calore.

Mentre la fiamma si abbassa immediatamente con un gesto, la zona a induzione richiede qualche momento in più per ridurre la temperatura, un problema facilmente risolto dalle tecnologie presenti nei piani a induzione più attuali, che integrano livelli di potenza preimpostati adatti a diverse preparazioni.

Indicativamente, i livelli di massima potenza si useranno per bollire l’acqua, quelli medio-alti per rosolare, friggere o cuocere una frittata, o la classica fettina, mentre a bassa potenza si cucineranno stufati, brodi vegetali o di carne. Attenzione alla pentola giusta Non tutte le pentole sono adatte per la cucina a induzione, servono infatti modelli dotati di un fondo a base “ferrosa”, che contenga cioè il ferro, materiale in grado di condurre il calore sprigionato dal fenomeno elettromagnetico.

Per verificare se le pentole di casa sono utilizzabili sul piano a induzione molte aziende consigliano la prova calamita: se rimane attaccata al fondo, si può stare tranquilli. Vanno bene pertanto le pentole in ghisa, acciaio, acciaio smaltato e inox, mentre quelle in rame, alluminio, ceramica non sono adatte.

Esistono tuttavia alcuni modelli, ad esempio in allumino, prodotti con un fondo speciale che consente l’attivazione del meccanismo a induzione. Il fondo non deve presentare avvallamenti o irregolarità che comprometterebbero una perfetta aderenza al piano.

  • In genere i prodotti per induzione sono contrassegnati con un cartellino, o recano stampigliato sulla base un simbolo simile a una serpentina, a garanzia di un uso consentito su questo tipo di fornello.
  • Un consiglio utile – e non solo per la cottura a induzione – è preferire coperchi trasparenti, anziché in acciaio, permettono di controllare l’alimento in cottura senza bisogno di spostarlo dalla pentola, evitando così di ‘disturbare’ la temperatura di cottura.

Una scelta sostenibile In periodo di efficientamento energetico e di trasformazione sostenibile, peraltro sostenuta da incentivi statali, il piano a induzione è indubbiamente una scelta da considerare. Funziona infatti con un’energia – quella elettrica – che può derivare da fonti rinnovabili, come ad esempio impianti fotovoltaici, e in presenza di un sistema di riscaldamento domestico in pompa di calore.

  • Permette di staccare definitivamente la propria abitazione dalla fornitura del gas, con cui invece funzionano i tradizionali fornelli, eliminando ogni costo fisso per questo genere di servizio.
  • Il gas, ricordiamo, è un combustibile fossile non rinnovabile, bruciando sprigiona Co2 e altri inquinanti che impattano sull’ambiente.

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Come si pulisce il piano di cottura a induzione?

Pulizia giornaliera – Acqua, panno, un tovagliolo di carta: è tutto quello che ti serve per la pulizia di tutti i giorni del tuo piano a induzione. Per togliere granelli di polvere e leggeri aloni è infatti sufficiente inumidire un panno (magari in microfibra) o una spugnetta morbida e passare delicatamente sulle zone interessate, asciugando al termine dell’operazione con un po’ di carta o un canovaccio da cucina.

Anche se il cibo versato non può bruciare sul vetro, cerca comunque di rimuoverlo subito dopo l’impiego, a piastra spenta e ormai fredda; Se puoi, preferisci l’acqua distillata a quella di rubinetto, in modo da non lasciare alcun deposito di calcare sulla superficie e pulire il piano a induzione senza aloni.

Quali sono i vantaggi della cucina a induzione?

Vantaggi della Cucina a Induzione – Vantaggi e svantaggi dei fornelli a induzione

  • Efficienza energetica : al giorno d’oggi quello ad induzione è il piano più efficiente con meno dispersioni: il suo rendimento arriva al 90%.
  • Sicurezza : il piano cottura non si scalda se non c’è una pentola sopra e non ci sono fiamme, Inoltre si evitano i rischi collegati al gas metano.
  • Velocità di cottura : la pentola raggiunge la temperatura richiesta in molto meno tempo. Si pensi che per far bollire un litro di acqua servono 8-9 minuti con il fornello a gas e 3-4 minuti con la cucina ad induzione,
  • Pulizia: il piano è tutto liscio quindi molto pratico da pulire e soprattutto si evitano le incrostazioni di cibo poiché rimane freddo.
  • Regolazione della temperatura : l’induzione permette di regolare la temperatura in maniera molto precisa rispetto al gas.
  • Design : la superficie in vetroceramica ha un design molto accattivante e moderno.

Che differenza c’è tra piastra a induzione e piastra elettrica?

Piani cottura a induzione: pregi e difetti – I piani cottura a induzione sono alimentati da corrente elettrica e sono rivestiti in vetroceramica come quelli elettrici, si differenziano da questi per delle speciali bobine che generano un campo magnetico che si converte in calore.

Questa caratteristica fa sì che possano essere usati solo alcuni tipi di pentole, progettate e realizzate ad hoc per questo tipo di piano. I pregi dei piani a induzioni sono molteplici: garantiscono una cottura uniforme e rapida dei cibi e sono facili da pulire e, cosa non da meno, hanno il massimo rendimento con la minima dispersione energetica,

Altro aspetto da non sottovalutare nella scelta di questo tipo di piano è il fatto che operano a temperatura molto più basse rispetto agli altri, questo evita il rischio ustioni ed è molto importante qualora in casa ci siano bambini.

Come scalda il fornello a induzione?

Induzione a basso consumo: come funziona e quanto si risparmia Sebbene assomigli alle piastre riscaldanti in vetroceramica, la piastra ad induzione non ha bruciatori sotto la superficie. La cottura ad induzione utilizza l’energia elettromagnetica per riscaldare direttamente pentole e padelle.

L’induttore genera un campo magnetico che attiva le molecole di ferro presenti nel fondo delle pentole, generando calore. I normali piani cottura a gas ed elettrici riscaldano invece in modo indiretto: generano calore in modo autonomo e questo calore viene trasmesso alla pentola. Riscaldare le pentole direttamente anziché indirettamente è molto più efficiente.

Non vi è dispersione di energia, in quanto il calore si sviluppa direttamente nel fondo delle pentole. L’induzione è in grado di trasformare dall’80% al 90% della sua energia elettromagnetica in calore destinato al cibo nella padella. I piani cottura ad induzione riscaldano le pentole o gli scaldavivande molto più velocemente, garantendo un controllo della temperatura più preciso.