Come Capire Se La Resistenza Del Forno Non Funziona?

Come Capire Se La Resistenza Del Forno Non Funziona
Quanto costa chiamare un tecnico per la resistenza del forno rotta? – Se non te la senti di riparare da solo la tua resistenza del forno, occorrerà contattare un tecnico convenzionato – qualora fosse ancora in garanzia – o un riparatore competente. Difficilmente sarà possibile riparare il pezzo: si tratterebbe di un’operazione poco sostenibile a livello economico che imporrebbe al tecnico di uscire due volte per recarsi a casa tua.

  • È verosimile pensare, dunque, che un tecnico preparato arriverà a casa tua con una sostituzione già pronta per essere installata.
  • Il prezzo di un simile intervento, qualora non dovessero verificarsi ulteriori malfunzionamenti, si aggira intorno ai 100-150 euro,
  • La cifra varia in base alla zona geografica in cui ti trovi, e anche ad eventuali problematiche ulteriori riscontrate sul momento.

Alcuni modelli, inoltre, hanno resistenze leggermente più costose, e dunque tieni presente che questa cifra è puramente indicativa.

Come vedere se la resistenza del forno non funziona?

La resistenza circolare è difettosa Se è difettosa, il forno potrebbe non riuscire a scaldarsi correttamente. È possibile controllare se sia presente continuità nella resistenza utilizzando un multimetro in modalità ohmmetro. La continuità deve essere passante. In caso contrario, sarà necessario sostituirla.

Quando si rompe la resistenza del forno?

Perché si brucia una resistenza? – La causa più diffusa è data da una scorretta inizializzazione della coil dei dispositivi prima di iniziare a svapare. ​​​​​​​Se non c’è liquido nel cotone o ce n’è in quantità insufficiente, la temperatura della testina aumenta fino a bruciare l’elemento.

Perché la resistenza del forno non diventa rossa?

domande e risposte clienti Come Capire Se La Resistenza Del Forno Non Funziona Visualizzazione di 1-10 di 15 risposte Ho chiamato l assistenza tecnica dell’Inghilterra e mi ha spiegato che la serpentina inferiore non diventa rossa perché la potenza è più bassa per evitare di bruciare i cibi. Quella superiore invece serve per arrostire quindi deve essere più potente e diventa incandescente.

· 17 luglio 2020 2 su 2 lo hanno trovato utile. Cosa ne pensi? | Neanche a me la resistenza inferiore sembra adeguata alla potenza della superiore. Questo causa differenze di doratura specie se si usa la modalità statica (che infatti non uso mai). Inoltre bisogna fare attenzione ai materiali, alcuni come Pyrex, ceramica o anche silicone hanno più inerzia termica e quindi il prodotto finale rischia di essere tostato di sopra e bianco di sotto.

· 28 agosto 2018 2 su 2 lo hanno trovato utile. Cosa ne pensi? | Premesso che l’ho regalato alla mia mamma ma lei mi dice che va benissimo. Comunque non appena finito di lavorare la chiamo e chiedo meglio · 17 ottobre 2014 1 su 1 lo hanno trovato utile.

Cosa ne pensi? | no, la resistenza inferiore non diventa mai rossa come quella superiore, ma comunque il forno si riscalda e cuoce bene qualsiasi pietanza. Io se voglio la parte bassa più colorata sistemo la griglia più in basso possibile. Comunque ho avuto anche altri fornetti, sia De Longhi che altre marche, e tutti avevano la resistenza inferiore che si riscaldava meno rispetto a quella superiore.

· 17 ottobre 2014 1 su 1 lo hanno trovato utile. Cosa ne pensi? | la mia è due giorni che mi è arrivato il fornetto e prima diventava rossa,adesso no,e volevo sapere se è normale,per me no,perchè ho cotto due cose una sopra l altra e quella sopra,si è super cotta,quella sotto quasi niente come da logica,secondo me non funziona come dovrebbe,grazie se mi date notizie · 27 marzo 2021 1 su 1 lo hanno trovato utile.

Cosa ne pensi? | si, riscalda in modo adeguato visto che la spia verde si accende quasi immediatamente.la resistenza che diventa rossa mhhh non saprei ma mi sà di no, perche’ altrim credo me ne sarei accorta.ci devo far caso, ma credo di no. · 20 ottobre 2014 Hai trovato questo strumento utile? | X ora funziona abbastanza bene la resistenza inf.

Non mi diventa rossa se selezionata · 17 ottobre 2014 Hai trovato questo strumento utile? | diventa rossa in base alla regolazione del calore con l apposita manopola,per il riscaldamento e’ in modo adeguato · 17 ottobre 2014 Hai trovato questo strumento utile? | Ciao tutto perfetto sia superiore che inferiore.

Perché si rompe la resistenza del forno?

Cause guasto – Per quanto possa essere di prima qualità e di buona marca, a lungo andare, ogni elettrodomestico si usura e smette di funzionare nel migliore dei modi. Cosa fare quando succede? E’ opportuno ricorrere all’acquisto di un nuovo apparecchio o basterà modificare la parte rovinata? Nel caso del forno, una delle cause principali di guasto può essere dovuta alla rottura di una delle resistenze,

  1. Infatti, quando il forno si accende ma non scalda, la colpa il più delle volte è della resistenza.
  2. Per verificare se abbia smesso di funzionare, provate a toccare molto velocemente la resistenza dopo aver acceso il forno.
  3. Se questa non si scalderà, dovrete provvedere a sostituirla.
  4. Il principale motivo del guasto è dovuto all’usura e a quanto si utilizza il forno abitualmente.

Infatti, le resistenze, sia nella parte superiore che nella parte inferiore, cominceranno a non scaldare più come un tempo. Prima di individuare la resistenza interrotta, ricordatevi sempre di staccare la spina del forno e di indossare dei guanti. Se avete un forno ad incasso, l’operazione potrebbe richiedere più tempo, in quanto dovrete estrarre totalmente l’apparecchio e smontare il pannello posto sul retro del forno.

Quando si brucia una resistenza?

​​​​​​​Soluzione per la causa principale: inizializzazione della coil – La causa più diffusa è data da una scorretta inizializzazione della coil dei dispositivi prima di iniziare a svapare. ​​​​​​​ Se non c’è liquido nel cotone o ce n’è in quantità insufficiente, la temperatura della testina aumenta fino a bruciare l’elemento.

Nel caso in cui il cotone sia asciutto può persino andare a fuoco. Inoltre l’elevata temperatura porta alla trasformazione in formaldeide del glicole propilenico. Ogni volta che si inserisce una nuova resistenza nell’e-cig, il cotone della testina (originariamente asciutto) deve essere intriso di liquido.

Riempire il tank e lasciare la coil immersa nel fluido: il consiglio è quello di attendere 5 minuti tra la ricarica e l’inizio del vaping, Basta versare 3-5 gocce di liquido nell’apertura superiore della resistenza per impregnare il cotone che si vede attraverso alcuni fori laterali.

Come controllare il funzionamento di una resistenza?

3 Modi per Misurare la Resistenza La resistenza è la misura della difficoltà che incontrano gli elettroni quando attraversano un particolare oggetto. Può essere paragonata al concetto di attrito che si sviluppa su un oggetto in movimento o spostato su una superficie.

  1. 1 Scegli l’oggetto di cui vuoi conoscere la resistenza. Per avere dei valori accurati, testa la resistenza di un singolo componente. Smontalo dal circuito o testalo prima di installarlo. Se procedi alla misurazione quando il resistore è ancora inserito nel circuito, otterrai delle letture imprecise a causa della presenza degli altri elementi.
    • Per esempio, potresti testare la resistenza di interruttori, relè o motori.
    • Se stai verificando un circuito o anche solo staccando un componente, accertati che l’alimentazione sia sconnessa prima di continuare.
  2. 2 Inserisci le sonde nelle giuste fessure di controllo. La maggior parte dei multimetri è dotata di due sonde, una nera e l’altra rossa. Tuttavia, sono presenti diverse fessure di controllo, in base al valore che deve essere misurato: resistenza, differenza di potenziale o intensità di corrente. In genere, le fessure corrette per la resistenza sono evidenziate l’una con la scritta “COM” e l’altra con la lettera greca omega (Ω) che rappresenta proprio gli “ohm”.
    • Inserisci il terminale nero nella fessura etichettata con la scritta “COM” e il terminale rosso nella fessura con il simbolo “ohm”.
  3. 3 Accendi il multimetro e seleziona l’intervallo di misurazione. La resistenza di un componente può variare dagli ohm (1 ohm) ai megaohm (1.000.000 ohm). Per ottenere una lettura precisa devi impostare lo strumento al giusto ordine di grandezza in relazione al resistore. Alcuni multimetri digitali si impostano automaticamente, mentre altri modelli devono essere modificati manualmente. Se hai una vaga idea dell’ordine di grandezza della resistenza del componente, allora procedi all’impostazione del multimetro; se invece hai dei dubbi, dovrai procedere per tentativi.
    • Se non conosci l’intervallo in cui è compresa la resistenza, inizia con un’impostazione intermedia, in genere 20 kiloohm (kΩ).
    • Tocca l’estremità del componente con una sonda dello strumento e appoggia la seconda sonda all’estremità opposta.
    • Sullo schermo potrebbe apparire la scritta 0,00 oppure OL oppure il valore della resistenza.
    • Se la lettura è pari a zero, allora significa che hai impostato un ordine di grandezza eccessivo e che devi abbassarlo.
    • Se il monitor riporta la sigla “OL” (sta per overload in inglese, cioè sovraccarico ), allora l’ordine di grandezza è troppo basso e devi aumentarlo. Testa nuovamente il componente con la nuova impostazione.
    • Se puoi leggere un numero specifico, come 58, allora quello è il valore della resistenza del componente. Ricorda qual è l’unità di misura che stai considerando. Se stai usando un multimetro digitale, nell’angolo in alto a destra del display dovrebbe apparire un simbolo che ti ricorda l’ordine di grandezza che stai usando. Se vedi il simbolo “kΩ”, significa che la resistenza dell’elemento è pari a 58 kΩ.
    • Quando hai trovato l’intervallo corretto, prova ad abbassarlo ancora una volta per ottenere delle misurazioni più precise. Dovresti usare l’impostazione minima possibile per avere dei risultati molto accurati.
  4. 4 Metti in contatto i terminali del multimetro con le estremità del componente in esame. Proprio come hai fatto in precedenza per trovare l’ordine di grandezza della resistenza, tocca l’elemento con le sonde dello strumento. Aspetta che i valori smettano di aumentare o diminuire e annota il numero che compare sul display. Questo indica la resistenza del componente.
    • Per esempio, se ottieni una lettura di 0,6 e nell’angolo in alto a destra puoi vedere il simbolo MΩ, allora la resistenza del componente è di 0,6 megaohm.
  5. 5 Spegni il multimetro. Quando hai terminato tutte le misurazioni, spegni lo strumento e stacca le sonde prima di riporlo. Pubblicità
  1. 1 Scegli l’oggetto di cui vuoi conoscere la resistenza. Per ottenere delle rilevazioni precise, considera un solo componente individualmente. Smontalo dal circuito oppure testalo prima di connetterlo. Se misuri la resistenza di un componente senza averlo tolto dal circuito, otterrai delle letture imprecise, influenzate dalla presenza di altri elementi.
    • Per esempio, potresti testare un interruttore o un motore.
    • Se stai testando un circuito o anche solo smontando un componente, ricorda di spegnere l’alimentazione prima di procedere.
  2. 2 Inserisci le sonde nelle fessure di controllo corrette. La maggior parte dei multimetri è dotata di due sonde, una nera e l’altra rossa. Tuttavia, sono presenti diverse fessure di controllo, in base al valore che deve essere misurato: resistenza, differenza di potenziale o intensità di corrente. In genere, le fessure corrette per la resistenza sono evidenziate l’una con la scritta “COM” e l’altra con la lettera greca omega (Ω) che rappresenta proprio gli “ohm”.
    • Inserisci la sonda nera nella fessura etichettata con “COM” e quella rossa nella fessura con il simbolo degli “ohm”.
  3. 3 Accendi lo strumento e seleziona l’ordine di grandezza. La resistenza dei componenti può essere dell’ordine degli ohm o dei megaohm (1.000.000 ohm). Per ottenere delle letture precise, è importante impostare lo strumento con l’intervallo corretto in base al componente. Se hai un’idea generale dell’ordine di grandezza, allora puoi continuare con il settaggio, in caso contrario dovrai procedere per tentativi.
    • Se non conosci l’ordine di grandezza, inizia con un intervallo intermedio, in genere di 20 kiloohm (kΩ).
    • Tocca un’estremità del componente con una sonda e quella opposta con la seconda sonda.
    • L’ago dello strumento si sposterà lungo la scala graduata e si fermerà in un punto specifico che indica la resistenza dell’elemento.
    • Se l’ago si sposta oltre il fondo scala (in genere a sinistra), allora devi aumentare l’ordine di grandezza a cui hai impostato lo strumento, azzerare di nuovo il multimetro e riprovare.
    • Se l’ago si sposta completamente a destra, sotto il livello dello “zero”, allora devi diminuire l’ordine di grandezza, azzerare lo strumento e riprovare.
    • I multimetri analogici devono essere resettati o azzerati ogni volta che si modifica l’ordine di grandezza e prima di testare il componente. A questo scopo, ti basta mettere le sonde in contatto fra loro per creare un cortocircuito. Accertati che l’ago si trovi sullo “zero” quando modifichi l’ordine di grandezza o azzeri lo strumento dopo aver unito le sonde.
  4. 4 Unisci ciascuna sonda con un’estremità del componente elettronico che vuoi controllare. Proprio come hai fatto in precedenza per impostare l’ordine di grandezza, tocca le estremità del resistore con le sonde. La scala graduata dello strumento aumenta da destra verso sinistra. Il lato destro corrisponde allo zero e quello a sinistra arriva fino a 2 kΩ (2000 ohm). Ci sono diverse scale su un multimetro analogico, quindi accertati di leggere quella indicata con il simbolo Ω che aumenta da destra verso sinistra.
    • Man mano che la scala sale, indica valori sempre maggiori, le cui tacche di riferimento sono sempre più vicine. Per questa ragione, è fondamentale impostare lo strumento con l’ordine di grandezza corretto altrimenti non otterrai delle letture accurate.
  5. 5 Leggi il valore della resistenza. Quando le sonde entrano in contatto con il resistore, l’ago si sposta in un punto intermedio fra lo zero e il fondo scala. Accertati di utilizzare la scala degli ohm e annota il numero indicato dall’ago. Questo rappresenta la resistenza del componente.
    • Ad esempio, se hai settato il multimetro a 10 Ω e l’ago si ferma sul numero 9, allora la resistenza del componente è pari a 9 ohm.
  6. 6 Imposta la differenza di potenziale all’intervallo massimo. Quando hai terminato le tue rilevazioni, devi riporre correttamente il multimetro. Se lo imposti all’intervallo massimo di voltaggio prima di spegnerlo, sei certo che non verrà danneggiato nel caso qualcuno lo usasse senza aver controllato l’ordine di grandezza. Spegni lo strumento e stacca le sonde prima di metterlo via. Pubblicità
  1. 1 Verifica la resistenza dei singoli componenti e non dell’intero circuito. Se testi un componente che si trova ancora connesso al circuito, otterrai dei valori imprecisi, perché il multimetro rileverà anche la resistenza degli altri elementi collegati. A volte però è necessario misurare la resistenza dei componenti in un circuito.
  2. 2 Procedi al test solo dopo aver scollegato l’alimentazione. Se la corrente fluisce attraverso il circuito si ottengono delle letture imprecise, dato che un aumento della corrente genera un aumento della resistenza. Inoltre, la differenza di potenziale del circuito potrebbe danneggiare lo strumento (per questo motivo non è consigliabile verificare la resistenza di una batteria).
    • Si dovrebbe scaricare ogni condensatore presente nel circuito di cui si deve misurare la resistenza, prima di procedere al test. I condensatori scarichi sono in grado di assorbire parte della corrente del multimetro e creare delle momentanee fluttuazioni dei risultati.
  3. 3 Controlla i diodi presenti nel circuito. Questi conducono l’elettricità solo in una direzione; per questo motivo, all’interno di un circuito con diodi, cambiando la posizione delle sonde del multimetro si ottengono valori diversi.
  4. 4 Stai attento alle dita. Alcuni resistori e componenti devono essere tenuti in contatto con le sonde del multimetro. Se tocchi con le dita questi elementi o le sonde, puoi causare delle misurazioni imprecise perché il corpo è in grado di assorbire parte dell’energia del circuito. Questo non è un problema quando si usa un multimetro a basso voltaggio, ma potrebbe diventarlo quando utilizzi uno strumento con elevata differenza di potenziale.
    • Una maniera per evitare che le mani tocchino i componenti è quella di trasferire questi ultimi su una per testarne la resistenza. Puoi usare anche dei come sonde del multimetro, in modo che non si stacchino dal resistore in esame.

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  • L’accuratezza di un multimetro dipende dal modello. Quelli molto economici sono accurati entro un margine di errore dell’1%. Se vuoi uno strumento migliore, sappi che dovrai spendere di più.
  • Puoi capire il livello di resistenza di un resistore dal numero e dal colore delle fasce che sono stampate su di esso. Alcuni resistori hanno un sistema a 4 fasce, mentre altri seguono un criterio basato su 5. Una fascia viene usata per rappresentare il livello di precisione.

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Le punte delle sonde del multimetro sono spesso affilate come aghi. Quando devi maneggiarle, afferrale per l’asta e non per la punta, per evitare di pungerti.

Pubblicità Co-redatto da: Master in Scienze e Management dell’Ambiente Questo articolo è stato co-redatto da, Bess Ruff sta facendo un Dottorato di Ricerca in Geografia in Florida. Ha conseguito un Master in Scienze e Management dell’Ambiente presso la Bren School of Environmental Science & Management, UC Santa Barbara nel 2016.

Quanto costa cambiare la resistenza a un forno?

Quanto vale la resistenza di un forno? – E’ evidente che il prezzo della sostituzione della resistenza sia molto più economico e conveniente dell’acquisto di un forno nuovo, il cui costo si aggira tra le 300€ e i 500€. Rivolgetevi al vostro tecnico di fiducia per poter proseguire con questa operazione!

Quanto può costare una resistenza di un forno?

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Come funziona la resistenza di un forno elettrico?

Come È Fatta Una Resistenza Da Forno? La resistenza di un forno elettrico viene chiamata tecnicamente resistore. Esso il componente elettrico principale del forno, ed è costituito da due cappucci di nichel separati da una piastra ceramica, ma allo stesso tempo collegati da una sottilissima pellicola di carbonio. I forni elettrici hanno 2 o 3 resistenze.

Perché quando accendo il forno salta la corrente?

Perché il forno fa saltare la corrente? – Se ogni volta che accendi il forno, questo fa saltare la corrente, significa che c’è una dispersione di corrente, Ciò accade nel momento in cui un componente del forno non trattiene più la corrente al suo interno e la disperde a massa.

Quanto dura in media un forno elettrico?

Quanto dura in media un forno – Il forno, come detto, è molto usato in cucina e questo perché si tratta di un elettrodomestico estremamente versatile, grazie al quale è possibile preparare un gran numero di ricette sia dolci che salate in maniera veloce.

Proprio perché molto utilizzato, il forno è facilmente soggetto a usura dovuta non solo a un uso errato ma anche a una cattiva manutenzione e a una scarsa pulizia, Mediamente, infatti, il forno ha una durata di circa 15-20 anni se correttamente utilizzato, sebbene molto dipenda anche dalla tipologia di forno che si ha in casa.

Per consentire al forno di durare il più a lungo possibile è fondamentale prendersene cura con attenzione, ovvero fare una manutenzione periodica, controllando ad esempio il funzionamento della ventola, della resistenza e delle griglie e l’integrità delle cerniere e delle guarnizioni, e una pulizia quotidiana accurata, prestando particolare attenzione sia al vano interno che alle manopole del forno,

Quando la resistenza è da cambiare?

Resistenza delle sigarette elettroniche: atomizzatore e cleromizzatore, quando cambiarli? – Tra le voci di spesa dello svapatore vanno sempre considerati i ricambi della sigaretta elettronica. Nel caso di atomizzatore e cleromizzatore, quello a cui bisogna prestare attenzione sono le coil.

Per quanto riguarda le resistenze delle sigarette elettroniche, infatti, si deve preventivare di cambiare integralmente le bobine almeno una volta ogni due settimane, tempo che si riduce in caso di frequenza massiccia di svapo o che si dilata se si procede alla manutenzione costante e assidua delle coil.

Ad esempio, per prolungarne la vita si dovrebbe evitare di tenere premuto il pulsante di accensione a lungo durante la svapata, riducendo la finestra di vaporizzazione, oppure a spettare tra un tiro e l’altro per permettere alle coil di raffreddarsi, o, ancora, procedere alla pulizia delle resistenze dopo ogni svapata.

Come faccio a capire il valore di una resistenza bruciata?

Autore Messaggio opzioni DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 15:53 Quanti modi esistono per decifrare il valore di una resistenza bruciata? Salve a tutti,volevo avere un aiuto, per quanto possibile, riguardo a quali modi esistono o vengono piu comunemente utilizzati per risalire al valore in Ohm di una resistenza bruciata, quindi senza poter leggere il codice colore, Se serve posso postare l’immagine della suddetta resistenza 😉 ringrazio e offro una birra a chi mi illuminerà 🙂 by DvD marvi postato il: 24.05.2012, alle ore 16:19 Se parliamo di prosecco. Allora se sei fortunato, resta ancora la resistenza intatta e basta misurara con l’uometro. Se invece è bruciato anche il valore resistivo, da come è collocata nel circuito puoi farti un’idea del valore. Postaci la foto del resistore e del circuito (elettrico.) e vediamo che si può fare! DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 16:41 Ti ringrazio, vediamo se riesco a capire come postare l’immagine della resistenza intanto by DvD FrancoGual postato il: 24.05.2012, alle ore 17:05 Esperienza,capacità e culo. Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo. Si vis pacem, para bellum!!! Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto.F.G. Da Mediterraneo. Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice. DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 17:19 Ricercando in rete, ho letto che se il resistore è di tipo metallico, (ed il mio lo è) è formato da una specie di spirale, che al momento della rottura, si interrompe. Quindi basterebbe misurare da un capo del resistore alla fine dell’interruzione della spirale e poi stessa cosa dall’altro capo, sommando poi i due valori. questa è la mia resistenza P.s. mi sono accorto che non è possibile eliminare i propri post e ne tantomeno editarli, quindi mi scuso per il precendente link all’immagine mancato. by DvD DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 19:17 Ecco le foto della scheda, putroppo il sito mi ha girato l’immagine probabilmente leggendo i metadata. boh Cmq la resistenza in questione e’ quella cerchiata in ROSSO R52 (già rimossa), come gia rimosso il transistor (bruciato) Q12 (un SA770 da 80 v 6 A), Q12 e Q11 sono uguali, come anche R54 R53 R51 sono uguali. Spero che sia leggibile lo schema dalla scheda, ho cercato dai numeri di serie dello stampato online per risalire allo schema, ma nulla. Foto 1 lato componenti http://imageshack.us/photo/my-images/225/scheda1a.jpg/ foto 1b lato contatti http://imageshack.us/photo/my-images/254/retroscheda1.jpg/ foto 2 scheda completa http://imageshack.us/photo/my-images/24/scheda2e.jpg/ spero sia sufficiente, altrimenti se servono altre info le inserirò. Grazie by DvD marvi postato il: 24.05.2012, alle ore 20:49 mi sembra da 220 ohm 1/2W a occhio, all’1%, potrebbe essere uguale a quella dell’altro ramo, misura quella, e forse hai risolto. e dovrebbe stare tra base ed emettitore del 2SA770. Di che apparato si tratta? E’ un ampli stereo? facci sapere. torero postato il: 24.05.2012, alle ore 21:23 DvD74 : Ricercando in rete, ho letto che se il resistore è di tipo metallico, (ed il mio lo è) è formato da una specie di spirale, che al momento della rottura, si interrompe. Quindi basterebbe misurare da un capo del resistore alla fine dell’interruzione della spirale e poi stessa cosa dall’altro capo, sommando poi i due valori. questa è la mia resistenza Se il colore finale è “oro” è al 5% il primo dici sia “nero” quindi inizia con “1” Si potrebbe provare con un potenziomtro di almeno 100K e provare ad abbassare la sua resistenza,Sistema mooolto empirico!!! P.s. mi sono accorto che non è possibile eliminare i propri post e ne tantomeno editarli, quindi mi scuso per il precendente link all’immagine mancato. DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 22:47 marvi : mi sembra da 220 ohm 1/2W a occhio, all’1%, potrebbe essere uguale a quella dell’altro ramo, misura quella, e forse hai risolto. e dovrebbe stare tra base ed emettitore del 2SA770. Di che apparato si tratta? E’ un ampli stereo? facci sapere. Allora,la tolleranza essendo ORO sono d’accordo è 5% ma la mia paura è che per gli altri due colori siano chiari, quella a dx della bruciatura è bianca e quella alla sx sembra piu gialla, ma forse è solo il silicio del rivestimento. Le altre resistenze di contorno agli altri transistor sono da 330 ohm, che sia nero giallo bianco oro, quindi 4000 M ohm, mi sembra poco probabile. il transistor 2SA770 costa 20 euro, mi seccherebbe bruciarlo, Comunque si è un amplificatore Kenwood A-5S (anni 80 ) penso che all’epoca costasse parecchio by DvD marvi postato il: 25.05.2012, alle ore 09:33 è un ampli per auto o per casa? ci puoi dare una foto dell’insieme? Comunque per evitare di bruciare qualcosa, non basta solo sostituire i compo, bisogna ricavarsi un pò lo schema e vedere se è un driver che è saltato ed a sua volta si porta dietro tutto il resto. Se è alimentato a 220, se hai un variac o lo puoi trovare in prestito, ti può aiutare a ripararlo. Considerando che l’altro canale è identico, prima di sostituire i compo farei un pò di misure sull’altro stadio e mi regolerei di conseguenza. Sto cercando di recuperare lo schema, ho postato su altro forum di ampli ss, vediamo che trovo.

Quando una resistenza va in corto circuito?

Con corto circuito si indica una connessione a resistenza nulla fra due punti a potenziale diverso. Siccome R è uguale a 0, mentre V è diverso da 0, I = V/R sarebbe infinita.

Come si misura la resistenza con il tester?

Toccate i due reofori della resistenza con i puntali del multimetro e leggete il valore sul display; il resistore non ha polarità, quindi è indifferente il verso in cui è girata la resistenza.

Come faccio a capire il valore di una resistenza bruciata?

Autore Messaggio opzioni DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 15:53 Quanti modi esistono per decifrare il valore di una resistenza bruciata? Salve a tutti,volevo avere un aiuto, per quanto possibile, riguardo a quali modi esistono o vengono piu comunemente utilizzati per risalire al valore in Ohm di una resistenza bruciata, quindi senza poter leggere il codice colore, Se serve posso postare l’immagine della suddetta resistenza 😉 ringrazio e offro una birra a chi mi illuminerà 🙂 by DvD
marvi postato il: 24.05.2012, alle ore 16:19 Se parliamo di prosecco. Allora se sei fortunato, resta ancora la resistenza intatta e basta misurara con l’uometro. Se invece è bruciato anche il valore resistivo, da come è collocata nel circuito puoi farti un’idea del valore. Postaci la foto del resistore e del circuito (elettrico.) e vediamo che si può fare! DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 16:41 Ti ringrazio, vediamo se riesco a capire come postare l’immagine della resistenza intanto by DvD FrancoGual postato il: 24.05.2012, alle ore 17:05 Esperienza,capacità e culo. Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo. Si vis pacem, para bellum!!! Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto.F.G. Da Mediterraneo. Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice. DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 17:19 Ricercando in rete, ho letto che se il resistore è di tipo metallico, (ed il mio lo è) è formato da una specie di spirale, che al momento della rottura, si interrompe. Quindi basterebbe misurare da un capo del resistore alla fine dell’interruzione della spirale e poi stessa cosa dall’altro capo, sommando poi i due valori. questa è la mia resistenza P.s. mi sono accorto che non è possibile eliminare i propri post e ne tantomeno editarli, quindi mi scuso per il precendente link all’immagine mancato. by DvD DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 19:17 Ecco le foto della scheda, putroppo il sito mi ha girato l’immagine probabilmente leggendo i metadata. boh Cmq la resistenza in questione e’ quella cerchiata in ROSSO R52 (già rimossa), come gia rimosso il transistor (bruciato) Q12 (un SA770 da 80 v 6 A), Q12 e Q11 sono uguali, come anche R54 R53 R51 sono uguali. Spero che sia leggibile lo schema dalla scheda, ho cercato dai numeri di serie dello stampato online per risalire allo schema, ma nulla. Foto 1 lato componenti http://imageshack.us/photo/my-images/225/scheda1a.jpg/ foto 1b lato contatti http://imageshack.us/photo/my-images/254/retroscheda1.jpg/ foto 2 scheda completa http://imageshack.us/photo/my-images/24/scheda2e.jpg/ spero sia sufficiente, altrimenti se servono altre info le inserirò. Grazie by DvD marvi postato il: 24.05.2012, alle ore 20:49 mi sembra da 220 ohm 1/2W a occhio, all’1%, potrebbe essere uguale a quella dell’altro ramo, misura quella, e forse hai risolto. e dovrebbe stare tra base ed emettitore del 2SA770. Di che apparato si tratta? E’ un ampli stereo? facci sapere. torero postato il: 24.05.2012, alle ore 21:23 DvD74 : Ricercando in rete, ho letto che se il resistore è di tipo metallico, (ed il mio lo è) è formato da una specie di spirale, che al momento della rottura, si interrompe. Quindi basterebbe misurare da un capo del resistore alla fine dell’interruzione della spirale e poi stessa cosa dall’altro capo, sommando poi i due valori. questa è la mia resistenza Se il colore finale è “oro” è al 5% il primo dici sia “nero” quindi inizia con “1” Si potrebbe provare con un potenziomtro di almeno 100K e provare ad abbassare la sua resistenza,Sistema mooolto empirico!!! P.s. mi sono accorto che non è possibile eliminare i propri post e ne tantomeno editarli, quindi mi scuso per il precendente link all’immagine mancato. DvD74 postato il: 24.05.2012, alle ore 22:47 marvi : mi sembra da 220 ohm 1/2W a occhio, all’1%, potrebbe essere uguale a quella dell’altro ramo, misura quella, e forse hai risolto. e dovrebbe stare tra base ed emettitore del 2SA770. Di che apparato si tratta? E’ un ampli stereo? facci sapere. Allora,la tolleranza essendo ORO sono d’accordo è 5% ma la mia paura è che per gli altri due colori siano chiari, quella a dx della bruciatura è bianca e quella alla sx sembra piu gialla, ma forse è solo il silicio del rivestimento. Le altre resistenze di contorno agli altri transistor sono da 330 ohm, che sia nero giallo bianco oro, quindi 4000 M ohm, mi sembra poco probabile. il transistor 2SA770 costa 20 euro, mi seccherebbe bruciarlo, Comunque si è un amplificatore Kenwood A-5S (anni 80 ) penso che all’epoca costasse parecchio by DvD marvi postato il: 25.05.2012, alle ore 09:33 è un ampli per auto o per casa? ci puoi dare una foto dell’insieme? Comunque per evitare di bruciare qualcosa, non basta solo sostituire i compo, bisogna ricavarsi un pò lo schema e vedere se è un driver che è saltato ed a sua volta si porta dietro tutto il resto. Se è alimentato a 220, se hai un variac o lo puoi trovare in prestito, ti può aiutare a ripararlo. Considerando che l’altro canale è identico, prima di sostituire i compo farei un pò di misure sull’altro stadio e mi regolerei di conseguenza. Sto cercando di recuperare lo schema, ho postato su altro forum di ampli ss, vediamo che trovo.

Come funziona la resistenza di un forno elettrico?

Come È Fatta Una Resistenza Da Forno? La resistenza di un forno elettrico viene chiamata tecnicamente resistore. Esso il componente elettrico principale del forno, ed è costituito da due cappucci di nichel separati da una piastra ceramica, ma allo stesso tempo collegati da una sottilissima pellicola di carbonio. I forni elettrici hanno 2 o 3 resistenze.

Quanto costa la resistenza di un forno?

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