Teuthida è un ordine di Molluschi Cefalopodi, cui appartengono 2 sottordini. Hanno una testa provvista di cervello, occhi, bocca a “becco” e tentacoli; questa è vincolata ad un corpo a sacca che contiene una conchiglia e protegge gli organi deputati alla digestione ed alla riproduzione.
Il calamaro europeo non supera il mezzo metro di lunghezza per un peso di circa mezzo chilo.
I calamari vivono su fondali di diverso genere, tendenzialmente rocciosi, sabbiosi o ricoperti di posidonia; le batimetriche sono variabili ma questi animali necessitano temperature piuttosto basse. Durante la riproduzione (tendenzialmente invernale e/o primaverile, a seconda della zona) risalgono avvicinandosi al litorale e risultano più facili da catturare. Per il resto dell’anno, i calamari stazionano a profondità quasi abissali. Le uniche zone nelle quali i calamari risultano sempre reperibili, anche in prossimità della costa (probabilmente in merito alla natura delle correnti, alla disponibilità alimentare, alla temperatura dell’acqua e alla conformazione del fondale) sono alcuni tratti delle isole maggiori. I calamari hanno abitudini prevalentemente notturne; nelle ore di buio essi cacciano e risalgono più in superficie.
I calamari si nutrono di pesci, crostacei ed altri molluschi. Sono eccellenti predatori ed alcuni si cimentano anche nel cannibalismo.
In GastronomiaI calamari sono prodotti della pesca dal notevole pregio gastronomico. I calamaretti la Specie che rimane più piccola di dimensione è notevolmente versatile nella frittura avendo sempre l’accuratezza di togliere la penna o gladio e gli occhi che seppure piccoli hanno un impatto sgradevole nella masticazione. Di certo, in quelli più grandi la pulizia, compresa la sacca dell’inchiostro, è essenziale per poter procedere alla cottura. I calamari più grossi, vengono destinati: alla lessatura per le insalate fredde di mare, all’incorporazione nei sughi di accompagnamento per i primi piatti di pasta o polenta.
Riso Basmati con Calamari, Ceci e Cipolla.
4 calamari medi
150 gr di Riso basmati
1 Cipolla piccola bianca
200 gr di ceci cotti
Menta
Prezzemolo
Anice stellato
Succo di 1 limone
Cumino
Sale
Pepe
Olio extra vergine di oliva
Peperoncino
1 spicchio di aglio
1 noce di burro
Sciacquare il riso in un colino a fori stretti e immergete il colino in una bacinella d’acqua fredda; smuovete il riso con le dita. Bottate l’acqua e ripete l’operazione sino a quando l’acqua del lavaggio non sia limpida.
Lasciarlo in ammollo nell’acqua fredda per circa 30 minuti.
Mettete il riso in pentolino e copritelo con acqua per due dita sopra il suo volume. Aggiungete un pizzico di sale ed un anice stellato.
Chiudete col coperchio e accendete a fiamma alta fino al bollore. A questo punto abbassate la fiamma al minimo e senza mai alzare il coperchio cuocete per 10 minuti.
Spengete la fiamma, aggiungete una noce di burro e lasciate ancora coperto. Il riso continuerà a cuocere col vapore accumulato nella pentola per altri 10 minuti
Sgranate i cicchi con una forchetta finché non saranno del tutto separati tra loro.
In una padella mettete un filo di olio extra vergine d’oliva, l’aglio in camicia e appena comincia a scaldarsi buttateci dentro i calamari con un pizzico di sale. Copriteli e portateli a cottura. Aggiungete a metà cottura la menta ed il prezzemolo tritato.